Vipiteno Alto Adige
Dove
Trentino Alto Adige
Durata
8 giorni
Periodo
Estate
Tipo
Vacanze estive
Vacanze estive a Vipiteno: escursioni alla scoperta dell’Alto Adige
Come prima vacanza estiva in montagna abbiamo scelto il Trentino Alto Adige e in particolare ci è sembrata allettante Vipiteno (BZ).
Vipiteno, in Alto Adige, rientra fra i Borghi più belli d’Italia e incanta soprattutto la parte più antica del centro storico: la via principale molto pittoresca con le tipiche case colorate e i bovindi in stile tirolese. Troverete molti negozi che vendono prodotti di abbigliamento e artigianato tirolese che sono un’ottima meta per trovare un ricordo da portare a casa. Imperdibile anche un giro alla latteria di Vipiteno dove si può assaggiare e fare incetta di yogurt e prodotti caseari.
Infine, Vipiteno è un ottimo punto di partenza per esplorare a piedi o in bicicletta i sentieri che portano ai vari castelli nei dintorni oppure si può partire per escursioni in montagna di varie difficoltà.
Noi siamo andati in auto e ci abbiamo messo circa 4h per arrivare. Tutti gli hotel sono provvisti di parcheggi coperti e all’aperto, quindi non manca il parcheggio.
Abbiamo alloggiato all’Hotel Lamm (via Città Nuova, 16 – I) sulla via principale del centro storico. La camera doppia con balcone era stupenda, molto grande e pulita, davvero un soggiorno molto piacevole in questo hotel, che consigliamo vivamente. Tutto molto curato anche nelle aree comuni oltre che in camera. A sera la cena è sempre stata abbondante e gustosa, accompagnata da un ricco buffet di insalate e di prodotti tipici.
Infine è possibile usufruire dell’activeCard Vipiteno se scegliete un hotel che aderisce all’iniziativa. Potrete avere sconti su mezzi pubblici, musei e altro. Qui trovate tutte le info sull’activeCard Vipiteno.
Descrizione del viaggio
Il primo giorno è stato dedicato alla visita di Vipiteno. Siamo partiti dalla via più iconica e fotografata, ovvero Città Nuova. Qui subito spicca La Torre delle Dodici, che è il simbolo della città. La Torre è alta 46m, risale alla seconda metà del Quattrocento e separa il centro storico medievale (Città Vecchia) dalla Città Nuova. È visitabile solo in alcuni periodi dell’anno: scoprite quando è aperta.
Nelle vicinanze sempre in Piazza Città si può ammirare la Chiesa di Santo Spirito, un gioiello tardo-gotico (costruita nel 1399) finemente affrescata dal maestro Giovanni di Brunico. Qui potete consultare gli orari di apertura.
A Vipiteno ci sono molte chiese da visitare, vi segnaliamo fra le tante la Chiesa Parrocchiale “Nostra Signora della Palude” (Via della Commenda 13) per la sua maestosità e bellezza. Gli interni sono molto luminosi anche grazie al marmo bianco delle alte colonne. Lo stile originale è gotico, poi subì delle contaminazioni barocche nel XVIII secolo. Le panche lignee sono tutte intarsiate come da tradizione alpina. Gli orari di apertura sono colsultabili qui.
A pranzo ci siamo fermati al Ristorante Pizzeria Zur Traube.
Il locale è bello sia fuori che dentro, più moderna la parte esterna e più antico l’interno.
Come altri locali della zona il legno abbonda ovunque e da sempre la bella sensazione di trovarsi in una malga di montagna. Abbiamo pranzato nel patio esterno davvero molto carino e ben curato.
Per gli orari e i giorni di apertura potete consultare la seguente pagina: giorni e orari di apertura.
Il secondo giorno abbiamo cominciato con un escursione facile giusto per iniziare a prendere un pò di confidenza con i sali scendi tipici della montagna. Perciò abbiamo deciso di andare verso Prati in Val di Vizze, partendo a piedi da Vipiteno.
La Val di Vizze si caratterizza per le sue dolci colline, le distese infinite di prati alpini e le vette imponenti. Un luogo da cartolina, molto tranquillo e rilassante. Una valle che sembra tuttora incontaminata.
Prati dista pochi chilometri da Vipiteno, circa 1h di cammino e si raggiunge grazie al percorso ciclabile oppure ad un sentiero (Wiesen Prati) ottimo per una passeggiata. Una volta giunti a Prati abbiamo esplorato il paese e non ci abbiamo messo molto, perché è veramente piccolo. Siamo entrati nella Chiesa Parrocchiale di Santa Croce, che è un connubio di stile tardo-gotico e rinascimentale. Piccola, ma molto carina.
Girovagando in attesa di pranzo abbiamo visto un cartello che indicava un maneggio, il centro equestre Wiesenhof. Abbiamo fatto un salto a vedere la struttura e i cavalli del centro per la gioia della metà femminile della coppia. Per chi è appassionato e monta all’inglese può essere un opzione in caso si volesse mantenere l’allenamento anche in vacanza.
Lungo la via principale del paese, via Val di Vizze, abbiamo trovato il Ristorante Pizzeria Monika, una vera scoperta. Molto belle e comode le panche che corrono lungo l’intero perimetro della sala, semplice ma curato nei dettagli. Abbiamo ordinato entrambi la pizza e dobbiamo dire che è una delle migliori che ci sia capitato di mangiare: sottile, cotta bene e ben farcita!
Siamo partiti alla volta di Racines per andare a visitare le impressionanti Cascate di Stanghe. Da Vipiteno, in auto, il tragitto è breve e si trova facilmente parcheggio (gratuito) prima dell’ Hotel Ratschingserhof. Vi consigliamo di andare la mattina non troppo tardi per trovare posto. La biglietteria è poco distante dal parcheggio e la strada per arrivarci è ben segnalata. Informazioni su costi di ingresso e apertura.
Le cascate si trovano in una gola di marmo bianco e il percorso si snoda in un sali scendi di ponti in legno e passerelle. Vi sono passaggi e aree molto suggestive (la cascata è alta 15 metri!) dove si può sentire la potenza e il fragore dell0 scroscio dell’acqua. Lungo l’itinerario si possono anche ammirare le altissime pareti rocciose che costituiscono la gola e che racchiudono il Rio Racines.
Quest’area costituisce un spettacolo davvero incredibile. Un luogo rimasto selvaggio e primordiale, che lascia senza fiato soprattutto gli appassionati di paesaggi e natura. Inoltre è particolarmente benefico per le vie respiratorie, perché l’aria è ionizzata dalle particelle d’acqua.
La gola termina di fronte al Ristorante Jaufensteg. Qui si trova un altro ingresso con biglietteria (per chi volesse fare il percorso al contrario e in discesa). Abbiamo, poi, imboccato il sentiero panoramico che riporta verso Racines per tornare al punto di partenza. Per imboccare il sentiero, una volta usciti dalle cascate di Stanghe, attraversate la strada e portatevi di fronte al Ristorante Jaufensteg, da qui, tenendovi sulla sinistra tornate indietro in direzione della cascata.
Dopo aver visitato le cascate di Staghe ci siamo fermati per pranzo al Gasthaus Gilfenklamm.
L’offerta è tipicamente tirolese e tutto quello che abbiamo ordinato ci è piaciuto un sacco!
Le porzioni sono anche belle abbondanti e la qualità è molto buona. L’ambiente interno è molto caldo e accogliente, gradevole anche in estate, ma se preferite si può anche pranzare fuori all’aperto!
Nel pomeriggio abbiamo visitato Castel Tasso a Campo di Trens (Località Pruno 19). Il parcheggio si trova ai piedi del castello.
Parcheggiata l’auto, il castello si raggiunge a piedi percorrendo un breve tratto in salita a tratti impegnativa. Il Castel Tasso è ottimamente conservato ed è di proprietà dei Conti tirolesi Torre e Tasso.
La visita guidata permette di vedere ben 10 ambienti in perfetto stato, tra cui: la cucina originale, la stanza da bagno, i dormitori medioevali, la vecchia torre, la prigione e la “Sala verde”.
Qui trovate le informazioni su orari e costi di ingresso.
Partendo da Vipiteno, ci siamo diretti a piedi alla stazione della cabinovia Rosskopf in Via Brennero, 41.
Arrivati alla stazione a monte, vi segnaliamo, soprattutto per chi ha bambini, il Rossy Park, una sorta di zoo con animali di montagna come capre, conigli, alpaca ecc. Il Rossy Park organizza anche trekking con i lama.
Per chi invece preferisce camminare, dalla stazione a monte si imbocca il sentiero n° 19 fino al Kastellacke e poi si prosegue lungo il sentiero 19A. Ad un certo punto del percorso il bosco si apre su una vallata, a sinistra si scende e in circa 45 minuti si arriva alla Malga Jorgnerkaser a Valmigna. Per pranzo ci siamo fermati in questa malga a godere della completa pace e tranquillità che si respirava in questo luogo. Sicuramente una delle malghe e delle aree più pacifiche e meno affollate in cui abbiamo avuto il piacere di sostare.
Abbiamo mangiato circondati da uno splendido paesaggio e accompagnati da un bel tagliere misto di salumi e formaggi prodotti direttamente in Malga Jorgnerkaser. Abbiamo concluso con il loro yogurt come dolce ed era squisito. Inoltre ad un certo punto sono arrivate in visita le mucche Grigio Alpina, che pascolavano libere ed erano molto incuriosite da noi commensali.
Il percorso in mezzo al bosco e attraverso sentieri forestali è piacevole e abbastanza facile, non ci sono particolari asperità. Tuttavia ricordatevi che si tratta pur sempre di un escursione in montagna e non di una scampagnata in pianura.
Vi consigliamo di tornare dallo stesso percorso a ritroso, noi abbiamo optato per una variante diversa al ritorno, che ci hanno suggerito in malga, ma è ci è sembrata più lunga e impegnativa.
La mattina del quinto giorno l’abbiamo dedicata all’esplorazione, in bicicletta, della Valle Isarco intorno a Vipiteno. Abbiamo noleggiato due mountain bike all’Outdoor Center a fianco della stazione a valle di Monte Cavallo.
Abbiamo percorso la ciclabile dell’Alta Valle Isarco, che è molto lunga e collega molte città seguendo il corso dell’omonimo fiume. Infatti parte dal Brennero e arriva fino a Bressanone passando per Vipiteno e Maria di Trens. Per i ciclisti più o meno professionisti e gli amanti delle escursioni in bicicletta ci sono diverse possibilità di percorsi e attrazioni.
Dopo aver pedalato tutta la mattinata in lungo e in largo per Vipiteno e quando le gambe hanno cominciato a non girare più abbiamo deciso di cercare ristoro. A pranzo ci siamo fermati al Gasthaus Gilfenklamm, unico ristorante aperto in zona.
Nel pomeriggio, restituite le biciclette, siamo andati a vedere il Castello Wolfsthurn a Mareta. Il castello è stato adibito a Museo della Caccia e della Pesca dal 1996 e ancora oggi è di proprietà della famiglia Sternbach. Risale al XII secolo ed è l’unico castello barocco dell’Alto Adige: sia dentro che fuori dà l’idea di regalità e maestosità. Quasi tutti i piani sono dedicato al museo con oggetti storici riguardanti caccia e pesca e rappresentazioni faunistiche ambientate. Il secondo piano, invece, è dedicato alla storia del castello. Le sale sono uno scorcio di vita della nobiltà del XVIII e XIX secolo, ricche di decorazioni e ornamenti, mobili di valore e arazzi preziosi.
Tutte le informazioni su orari di visita e aperture, qui.
Dopo aver visitato musei e castelli abbiamo deciso di provare con qualcosa di nuovo e diverso, ovvero le Miniere di Ridanna. Abbiamo prenotato una visita guidata, il tour Ridanna Compact. Qui trovate le diverse proposte di visita.
Il parcheggio è in prossimità del Museo dove inizia il percorso ed è gratuito.
La visita è stata molto interessante e ci ha riportato a 150 anni fa quando in queste zone ci fu la rivoluzione industriale e le miniere di argento, piombo e zinco erano il fulcro della ricchezza di questo territorio. Un excursus storico sui processi estrattivi, la vita e le condizioni di lavoro estreme e pericolose dei minatori.
Dopo aver terminato il tour (1h e 15m di visita) siamo tornati al parcheggio e presi zaino e scarponi abbiamo iniziato l’escursione verso le magnifiche Cascate del Burkhard.
Dal fondovalle di Ridanna (seguendo via Gessennen) si prende il sentiero numero 9 in direzione del bosco fino all’entrata della gola di Burkhard, dove ci sono due cascate maestose. Lungo il sentiero panoramico fatto di prati e fitti boschi si possono ammirare le Alpi dello Stubai.
Dopo aver attraversato la gola di Burkhard si arriva alla malga Aglsbodenalm con il suo laghetto di pesca.
Ad un certo punto del cammino si scorge la malga già da lontano e dopo aver camminato per tanto tempo sembra quasi un miraggio che non si riesce mai a raggiungere, soprattutto in estate quando fa parecchio caldo e l’ultimo pezzo da fare è tutto al sole!
Il menù è un pò limitato nella scelta, ma comunque riesce a soddisfare tutti i palati. In più offre una chicca: trota fresca pescata nel laghetto di fianco alla malga, praticamente a metro zero!
La qualità e l’abbondanza del cibo sono stati una piacevole sorpresa, poi se preferite non appesantirvi troppo, ma fare comunque il pieno di energie vi consiglio un pranzo a base di Kaiserschmarren.
Al ritorno abbiamo percorso gli stessi sentieri solo a ritroso.
Volevamo fare una nuova esperienza e provare per la prima volta i Mountain Carts a Ladurns.
Partono in prossimità della malga Ladurnerhütte a 1730m, quindi prima di tutto bisogna salire e si può fare in due modi: prendendo la cabinovia a Fleres (Fleres 94 – 39041 Colle Isarco) oppure salendo a piedi.
Abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio gratuito antistante la cabinovia a valle e siamo partiti per la salita verso i 1730m.
La malga Ladurnerhütte d’estate è raggiungibile a piedi partendo dalla stazione a valle della cabinovia Ladurns attraverso il sentiero marcato nr. 35 a, che poi passa alla marcatura nr. 34 per un dislivello di circa 600 metri e 2 ore di salita. L’escursione è parecchio impegnativa e il dislivello si sente, ma ne vale la pena. Fate attenzione ai cart che scendono lungo la strada forestale se decidete di salire a piedi.
Una volta arrivati a Ladurnerhütte il paesaggio è davvero impagabile e con l’opportunità di poter mangiare all’aperto si riesce ad apprezzarlo appieno. La malga è molto bella, tipicamente di montagna, quindi con tanto legno ovunque che rende l’ambiente caldo ed accogliente. Le porzioni sono molto molto abbondanti e i piatti gustosi e di qualità! Si riesce ad assaporare la cucina tipica del Trentino e delle malghe.
Ristorati dal lauto pasto, nel primo pomeriggio, finalmente è arrivato il momento di provare i Mountain Carts. Sono dei cart a tre ruote e senza motore visto che basta la forza di gravità della ripida e rapida discesa per arrivare alla stazione a valle della cabinovia. È stata un esperienza entusiasmante a tratti da brivido e adrenalinica. Sicuramente imperdibile per chi ama questo tipo di attività.
Ultimo giorno di ferie dedicato a Bressanone, la città più antica del Tirolo dal fascino nordico e un pizzico mediterraneo: ricca di cultura, mostre ed eventi, edifici storici in stile tirolese, portici e vicoli stretti.
Numerose sono le chiese e la più importante è il Duomo di Santa Maria Assunta nella piazza principale (Piazza Palazzo Vescovile). Il Duomo era in stile romanico alle sue origini nel 980 d.c., ma fu poi arricchito e rivisto in stile barocco nel XVII secolo.
Abbiamo girato per il centro storico arrivando fino a Porta – Torre Croce, la più antica delle porte di ingresso alla città e vedendo angoli molto carini e particolari della città. Inoltre degni di nota sono anche i portici in Via dei Portici Minori, dove le varie botteghe e ristoranti all’esterno hanno i caratteristici Erker decorati. Al termine della via si svolta poi in Via dei Portici Maggiori, che ricorda molto la via principale di Vipiteno.
Dopo aver gironzolato per un pò per la città, a pranzo ci siamo fermati al Ristorante Traubenwirt che ci aveva già colpito per il suo stile, diverso da tutti gli altri.
Ci hanno fatto accomodare nella sala interna: estremamente elegante e raffinata, un misto di legno vivo, archi e colonne. Diversi stili che però si fondono insieme in modo armonioso dando l’idea di essere in un posto di classe, ma allo stesso tempo caldo e accogliente.
Panda Tips
Vipiteno in Alto Adige è un ottimo punto di partenza per una vacanza che può accontentare tutti: gli amanti del trekking, i ciclisti, le famiglie con bambini, gli amanti dei castelli, chi desidera fare una vacanza culturale … insomma Vipiteno come meta per le ferie estive non è mica una brutta idea! 🙂
Il Trentino Alto Adige non delude mai grazie alle sue città tipiche e a paesaggi montani mozzafiato. Infine, vogliamo dirlo che si mangia benissimo e dopo le fatiche quotidiane, un ricco e gustoso piatto di canederli o di spatzle non vogliamo mangiarlo?!
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