Castello dell'Innominato
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Dove
Vercurago (LC)
Durata
Mezza giornata
Periodo
Gennaio
Tipo
Passeggiata
Come arrivare al Castello dell’Innominato: sentiero panoramico da Vercurago
Il Castello dell’Innominato o Rocca di Vercurago si trova in una frazione di Vercurago.
È a questo luogo che Manzoni si ispirò nel suo capolavoro letterario, I Promessi Sposi, per rappresentare la dimora dell’Innominato, il potente, malvagio e temuto signore a capo dei Bravi. Nel romanzo fu luogo di prigionia per Lucia, ma nella storia vera fu teatro di guerre.
Già dal nome, la Rocca incute in certo alone di mistero, intrigo e fascino, peccato solo che se ne siano conservati solo pochi resti della cinta muraria esterna.
Il Castello dell’Innominato è raggiungibile a piedi, si tratta per lo più di una passeggiata in salita adatta a tutti e molto panoramica. Richiede circa 30 minuti di cammino.
Si può fare in tutte le stagioni e troverete dello sterratino e gradoni. Non è molto agevole per passeggini e carrozzine.
In origine la Rocca aveva scopi militari e difensivi grazie alla fortezza e alla torre di segnalazione che facevano parte del sistema di fortificazione Carolingio. Il Castello risale all‘alto medioevo.
Si erge sul Tremasasso, che è un’altura di roccia calcarea alle pendici del monte Magnodeno.
Dal 1454 al 1797 la Repubblica di Venezia si impossessò della Rocca e del territorio adiacente fino all’Adda. Nel 1509 purtroppo i Francesi distrussero la fortezza dopo averla conquistata a seguito della guerra contro la Serenissima. Inoltre, come se non bastasse questo primo scempio, ne seguì un’altro nel 1799, quando la cinta muraria fu ridotta a brandelli dai cannoni russi durante lo scontro tra le truppe di Napoleone e gli Austro-Russi.
Fortunatamente ancora oggi si può vedere un’arco in pietra all’ingresso, che conduce nel Castello. Una volta varcata la soglia è rimasta una cinta muraria bassa che delimita il perimetro.
Dalle mura è possibile ammirare un paesaggio stupefacente e fatato soprattutto d’inverno quando il sole scende e tutto viene ammantato dai colori caldi del tramonto. Il luogo perfetto per i fotografi paesaggisti alla ricerca dell’ora dorata.
A nord il panorama si estende verso il ramo orientale del lago di Como fino ad arrivare alle Alpi, mentre a sud si può vedere il corso dell’Adda fino alla Brianza.
Camminando nella storia e nella letteratura: il Castello dell'Innominato
Il percorso per raggiungere il Castello dell’Innominato parte dal Santuario di San Girolamo (Via alla Basilica 1, Somasca).
Si prende la stradina a destra dell’ingresso della Basilica, tenendosi l’ingresso alle spalle e si prosegue verso Casa di San Gerolamo Emiliani (Via Fredda 2). Da qui si imbocca Via S. Gerolamo e la si percorre tutta fino ad arrivare all’Arco che indica l’ingresso al Sacro Monte di Somasca e la salita al Castello lungo la Via delle Cappelle.
Il percorso è fatto da una strada in pavé, che sale piano piano e ai lati vedrete le cappelle che raccontano la vita e le opere di San Girolamo Emiliani.
Poco prima di arrivare alla Rocca incontrerete la Valletta, ovvero l’ingresso al Santuario di San Girolamo. Il Santo abitava proprio qui e si prendeva cura degli orfani. Potete fare una prima sosta in questo luogo sacro ammirando il paesaggio spettacolare e visitando la piccola chiesetta ricavata direttamente nella roccia.
Per arrivare al Castello dell’Innominato bisogna salire ancora per circa una decina di minuti e dal Santuario avete due opzioni:
- procedere imboccando via Don Serafino Morazzone fino alla trattoria La Rocca. Da qui poi prendere il sentiero a destra del ristorante;
- salire tramite una scalinata abbastanza ripida che si prende a destra del Santuario.
Noi abbiamo utilizzato la seconda opzione, ovvero la scala ripida. Fortunatamente non è molto lunga. Per tornare indietro si ripercorre la stessa strada a ritroso.
Panda Tips
Vercurago è un piccolo paese facile da raggiungere.
Partendo da Milano si prende la SS 36 del Lago di Como e dello Spluga. Si esce a Lecco Bione verso Lecco Bione/Bergamo/Venezia e poi si prende Viale Don Giovanni Ticozzi, si prosegue per Viale Giacomo Brodolini, fino a giungere in Via S. Gerolamo.
Da qui si procede in direzione di Via alla Basilica fino ad arrivare al grande parcheggio (gratuito) accanto alla Basilica.
Qui potete lasciare l’auto e iniziare il cammino.
Piccole curiosità: all’interno delle mura del Castello troverete una grande croce in ferro risalente alla fine del XIX secolo e dedicata dagli Alpini al cappellano di guerra Giovanni Battista Pigato. Inoltre all’ingresso del Castello è presente la piccola Cappella neoromanica di Sant’Ambrogio.
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